Contrastare la moria con una massiccia applicazione di microrganismi
Pubblicato da Marcello Bellini srl in Moria del Kiwi · 5 Gennaio 2024
Tags: Microrganismi, Benefici, Moria, del, Kiwi, Microbioma, del, suolo
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La moria del kiwi rappresenta senza dubbio l’ostacolo più difficile da superare; salvare gli impianti è importante per tenere in attività moltissime aziende della zona di Latina e di tutti gli areali italiani.
La moria del kiwi è causata sicuramente da un insieme di diversi fattori come la gestione dei volumi di acqua apportati, i sistemi di drenaggio delle acque in eccesso, la baulatura e le lavorazioni del terreno, le quantità di concimi idrosolubili e delle concimazioni fogliari, il controllo dei nematodi galligeni, e dalla scarsità di microrganismi benefici che possono ricostituire il microbioma del suolo.
In tal senso, noi della Marcello Bellini SRL continuiamo il nostro programma applicando microrganismi benefici al terreno, con lo scopo di aumentare la varietà e la quantità di microrganismi che popolano la zona delle radici al fine di costituire un apparato radicale sano e vigoroso; da questo ne conseguirà un aumento della salute delle piante.
Nell’azienda Tre Colli, sita nella zona di Velletri, dove si produce Kiwi Gold, Kiwi Verde e Kiwi Rosso, abbiamo individuato una zona dell’impianto con sintomi di moria ed effettuato una massiccia applicazione con i nostri microrganismi pH Gold, Acta Vir Eleven, P-Eleven con lo scopo di sviluppare un apparato radicale sano ed esteso. L’applicazione è avvenuta il 6 Ottobre 2023 e, a distanza di tre mesi siamo andati a monitorare la zona delle radici per vedere se l’inoculazione sta iniziando ad apportare i benefici sperati.
Abbiamo fatto un piccolo report fotografico per far vedere come si stia iniziando a formare un vigoroso apparato radicale composto da radici principali e capillari che godono di ottima salute e che iniziano ad esplorare la zona intorno il fusto 50/60cm. Un altro aspetto positivo è l’assenza di nematodi galligeni, i quali contribuiscono allo stato di moria delle piante.
Questa è un’applicazione che verrà ripetuta nei prossimi mesi per altre due volte, a questo si unirà il lavoro del titolare dell’azienda che gestirà al meglio gli apporti idrici, le lavorazioni del terreno e le concimazioni di fondo e fogliari.