I biopesticidi basati su funghi benefici come Trichoderma spp., Verticillium lecanii e Paecilomyces
lilacinus sono utilizzati a livello globale per il controllo biologico dei parassiti e delle malattie
trasmesse dal suolo. Le ricerche moderne dimostrano sempre più che questi funghi spesso
coesistono o agiscono in modo sinergico con batteri benefici, in particolare Bacillus, Pseudomonas, Azotobacter, formando consorzi microbici naturalmente compatibili che offrono maggiori benefici agronomici.

Nel corso degli anni le richieste di mercato concentrate su determinati prodotti, la specializzazione
delle pratiche agronomiche di ottenimento e il reddito che portano in azienda determinati prodotti
agricoli, hanno portato ad una specializzazione produttiva, cioè le aziende agricole tendono a
produrre per più tempo e per più cicli sullo stesso terreno, la stessa coltura. Questa condizione porta
a non effettuare una delle pratiche agronomiche più importanti in serra, ovvero “la rotazione
colturale”
.
Quando su uno stesso terreno non vengono avvicendate più colture o quando non vi sono le giuste
reintegrazioni organico-minerali a fine di un ciclo produttivo, si potrebbe incorrere in problematiche
di erosione della fertilità dei suoli, e nello specifico in uno dei fenomeni più discussi in coltura
protetta, ovvero la STANCHEZZA DEI SUOLI.